Assicurazione atti vandalici: scopri cosa c’è da sapere

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L’assicurazione atti vandalici è una frequente copertura assicurativa, generalmente accessoria rispetto ad altre polizze, che ha come obiettivo quello di rimborsare al beneficiario del contratto il valore dei danni determinati alle cose assicurate.

Una polizza particolarmente utile nel caso di beni dal concreto valore patrimoniale (si pensi a un’auto, o a una moto) e che a fronte di un premio piuttosto contenuto, consente di incrementare la propria serenità nella gestione dei propri beni più cari.

Cos’è un atto vandalico?

Prima di comprendere quale sia il funzionamento  di una polizza assicurativa per atti vandalici è certamente utile cercare di comprendere quale sia la fattispecie che è interessata da tale copertura. Ovvero, cos’è un atto vandalico?

Per definizione, un atto vandalico è un atto di danneggiamento, di deturpamento o di imbrattamento di un veicolo, per il gusto di “distruzione”. Disciplinato dagli artt. 635 e 639 del Codice Penale, si tratta di un evento produttivo di danni in capo al proprietario del bene, spesso piuttosto rilevanti.

È proprio per questo motivo che le polizze contro gli atti vandalici sono così diffuse: sottoscrivendo una polizza appartenente a questa tipologia, infatti, il beneficiario della polizza può contribuire a salvaguardare il valore e l’integrità del proprio bene.

Assicurazione sugli atti vandalici: come funziona?

Il funzionamento dell’assicurazione contro gli atti vandalici è piuttosto semplice e, in sintesi, non è dissimile da quanto previsto per altre coperture assicurative.

Ipotizzando che – come nella più frequente delle ipotesi – la polizza abbia ad oggetto la tutela dell’integrità della propria auto, il contratto in questione si qualificherà come garanzia accessoria che consente di ricevere il rimborso dei danni subiti dal proprio veicolo in conseguenza di un atto vandalico, come quelli sopra definiti.

In ottica assicurativa automobilistica, come dovrebbe risultare chiaro da quanto abbiamo sopra esposto, la polizza atti vandalici si inquadri come una garanzia aggiuntiva e accessoria alla RC Auto, che è invece la copertura obbligatoria prevista per legge su tutti i veicoli, e che copre i danni causati dal proprio mezzo a persone e cose.

Una volta intervenuto l’atto vandalico, l’assicurato dovrà dunque denunciare alle autorità competenti l’evento subito e segnalare alla compagnia assicurativa l’accaduto. L’assicurazione effettuerà una perizia dei danni subiti e, sulla base delle risultanze di ciò, liquiderà il danno nei limiti, nei termini  e nelle modalità previste in contratto.

Quando è consigliabile fare l’assicurazione atti vandalici?

L’assicurazione atti vandalici è certamente consigliabile nel momento in cui il beneficiario della polizza abbia intenzione di tutelare un bene dal valore particolarmente consistente, e il cui deterioramento o danneggiamento potrebbe determinare un evidente malus alla propria situazione patrimoniale.

È proprio per questo motivo che la polizza contro atti vandalici più famosa e utilizzata è l’assicurazione atti vandalici auto.

Quanto costa l’assicurazione atti vandalici?

La polizza atti vandalici è generalmente una garanzia di natura accessoria rispetto alla polizza “principale” e protagonista. Ne deriva che la sua scelta andrà a far lievitare il complessivo premio assicurativo anche se, in ogni caso, si tratta di un rincaro generalmente molto contenuto, pari a pochi euro o poche decine di euro sul totale del premio.

Ricordiamo ad ogni modo come siano numerose le variabili che potrebbero determinare una variabilità anche piuttosto significativa dell’entità del premio. Si pensi al valore del bene assicurato, alle modalità di utilizzo dello stesso, alla zona di riferimento, e così via.

Un preventivo richiesto alle principali compagnie assicurative specializzate nella fornitura di questo prodotto potrà certamente essere utile per poter arrivare a individuare la polizza economicamente più conveniente.

Cosa copre la polizza atti vandalici

La polizza atti vandalici copre qualsiasi tipo di danneggiamento che è occorso in seguito a atti vandalici e danneggiamenti compiuti da una o più persone, ignote o meno.

Di norma, queste formule assicurative propongono il rimborso integrale del valore di mercato del veicolo nel caso di distruzione totale dell’auto (nei limiti indicati in polizza), o le riparazioni da effettuare al veicolo in seguito a danneggiamenti parziali e di lieve entità. Si pensi, dunque, alla copertura dei costi di rifacimento della carrozzeria o di ripristino delle parti meccaniche.

Cosa non copre la polizza assicurativa atti vandalici

Come avviene per tutti i contratti assicurativi, anche la polizza atti vandalici non copre alcune fattispecie, per legge o per politiche aziendali delle compagnie assicurative. A tal fine consigliamo di consultare attentamente le condizioni contrattuali, dove sono presenti degli articoli dedicati alle eccezioni e alle esclusioni della polizza.

Costituiscono tipiche ipotesi di eccezione, ad esempio, il fatto che i danneggiamenti siano stati determinati con il coinvolgimento attivo del proprietario del veicolo, o il fatto per cui l’atto vandalico sia in grado di rientrare dentro altre ipotesi contrattualmente o meno previste (es. polizza furto).

Quali sono i massimali e le franchigie della polizza atti vandalici

È altresì noto che, come tutti i prodotti assicurativi, anche la polizza atti vandalici è un contratto che presenterà massimali e franchigie.

Per quanto concerne i primi, giova rammentare come i massimali siano degli importi di rimborso “massimi”  previsti dalla polizza, superati i quali la compagnia assicurativa non coprirà il valore eccedente tale soglia. Per quanto concerne invece le seconde, ricordiamo che le franchigie sono i limiti minimi entro i quali non scatta la copertura assicurativa. Ne deriva che, in caso di danni molto lievi al veicolo, potrebbe non esser prevedibile alcun rimborso.

Si può fare su un’auto vecchia e conviene farla?

Raramente esistono limiti “tecnici” e di anzianità anagrafica del veicolo, tale per cui l’auto non risulta essere assicurabile contro gli atti vandalici. Subentra, piuttosto, un discorso di “convenienza”. Ovvero, val la pena di pagare un premio assicurativo più elevato per avere il rimborso di danni su un bene patrimonialmente poco rilevante?

È questo il tipico caso di un proprietario auto vecchia (ad esempio, più di 10 anni) che voglia tutelare il proprio bene dagli atti vandalici. In questo caso la valutazione del proprietario non potrà che tenere conto del limitato valore di mercato del bene, e dovrà ponderare le ipotesi di un concreto risarcimento con il costo maggiorato della polizza in seguito all’introduzione delle clausole assicurative contro gli atti vandalici.

È possibile fare una polizza atti vandalici a parte?

Si, è possibile non solamente abbinare la clausola assicurativa contro gli atti vandalici all’interno del proprio prodotto assicurativo, quanto anche stipulare una polizza a parte, presso la stessa compagnia o presso altre compagnie assicurative.

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